Vince la ventiquattresima edizione del TOHorror Fantastic Film Fest Steppenwolf di Adilkhan Yerzhanov
E si pensa già alle prossime nozze d’argento…
Con diversi sold out (Oddity, Stopmotion, In a Violent Nature), un’affluenza costante di pubblico, 4000 presenze tra cinema ed eventi collaterali, e un record di abbonamenti, si è chiusa la 24esima edizione del TOHorror Fantastic Film Fest, festival internazionale, indipendente, di cinema e cultura del fantastico. Steppenwolf, distopico on the road kazako di Adilkhan Yerzhanov (anteprima italiana), si aggiudica il primo premio concorso Lungometraggi.
“Arrivare alla 24 esima edizione è un grande risultato – dice il direttore del festival Massimiliano
Supporta – frutto della passione che ogni anno mettiamo e dell’affetto che il pubblico ci riserva.
Nel preparare la prossima 25esima edizione, data importante, stiamo pensando a grandi
sorprese”.
Nato nel 1999 col battesimo di un padrino d’eccezione quale Dario Argento, oggi il TOHorror
Fantastic Film Fest è uno dei principali festival italiani dedicati al cinema di genere e alla
cultura del fantastico.
Fieramente indipendente fin dalla propria nascita, si è rinnovato negli anni passando dall’essere
un evento legato al solo cinema di genere italiano all’essere una manifestazione internazionale eterogenea, che ogni anno presenta decine di opere provenienti dai più disparati angoli del globo, fra lungometraggi e cortometraggi, autori esordienti e registi affermati, autoproduzioni e blockbuster connessi a tutto ciò che riguarda l’horror, la fantascienza, il fantasy, il thriller, la black comedy, il grottesco, il weird, il surreale…
Uno dei principali obiettivi del festival è di contribuire alla diffusione e al sostegno di nuovi talenti che si affacciano nel panorama del genere fantastico – ed è perciò che la sezione di concorso dedicata ai lungometraggi è quasi esclusivamente riservata a opere prime o seconde. A queste si affiancano sezioni tematiche non competitive (documentari, midnight movies, cult…) in cui vengono presentate produzioni di ogni tipo, da quelle più contaminate a quelle più classicamente “di genere”, con l’intenzione di dare conto, nel proprio piccolo, dello stato di salute e dell’evoluzione della scena cinematografica fantastica contemporanea.
Solo negli ultimi anni il festival ha avuto l’onore e il piacere di presentare in Italia gemme alternative di grandi registi e stupefacenti debutti come Saint Maud di Rose Glass, Climax e Lux Aeterna di Gaspar Noé, One Cut of the Dead di Shinichiro Ueda, Housewife di Can Evrenol, Why Don’t You Just Die! di Kirill Sokolov, Tigers Are Not Afraid di Issa Lopez, Amulet di Romola Garai, It Comes di Tetsuya Nakashima, Psycho Goreman di Steven Kostanski, Schlaf di Michael Venus… e moltissimi altri.
Le sezioni dedicate al cortometraggio, divise in live-action e animazioni, sono un altro dei fulcri del festival. Ogni anno vengono selezionate e presentate decine di opere provenienti da tutto il mondo, che aiutano a portare alla luce alcuni dei migliori giovani registi emergenti del panorama fantastico attuale.
Essendo un evento trasversale, il TOHorror parte dal cinema per poi andare a esplorare altre discipline nel suo cartellone di eventi off. Masterclass e incontri con autori e ospiti (in passato: Dave McKean, André Bonzel, Richard Stanley, Jean Rollin, Dario Argento, Ruggero Deodato, Hélène Cattet & Bruno Forzani, Miguel Angel Martin, Lorenzo Bianchini, Andreas Marschall…), spettacoli teatrali, concerti dal vivo, mostre d’arte contemporanea, tavole rotonde sui videogames e sui fumetti, e naturalmente feste selvagge, integrano la programmazione cinematografica del festival e completano una una manifestazione aperta a ogni specie di pubblico, non solo agli appassionati di horror e fantastico.
TUTTI I VINCITORI DELLA 24ESIMA EDIZIONE
LUNGOMETRAGGI
Primo premio STEPPENWOLF di Adilkhan Yerzhanov
Menzione della Giuria: “Per la capacità di muoversi nei sentieri selvaggi del western per architettare un noir oscuro e violento che ragiona sulla dicotomia tra Bene e Male, in uno zibaldone di stili e ipotesi cinematografiche che scava in profondità per scovare il cuore pulsante dell’umano”
ODDITY di Damian McCarthy riceve la menzione speciale della Giuria composta da Emanuele di Nicola, Johannes Grenzfurthner, Luna Gualano, Raffaele Meale: “Per la capacità di costruire un racconto dell’orrore solido e credibile in tutti i suoi passaggi; per la potenza della storia, che lascia intuire davvero l’esistenza di una dimensione sovrannaturale”.
CORTOMETRAGGI
Primo premio SHé di Renee Zhan
Per la magistrale esplorazione del tema dei demoni che affiorano nel confronto con gli altri, il quale evoca un senso di fredda, distaccata e agghiacciante repulsione. Per il suo messaggio rinvigorente: quando capiamo che tutti condividiamo gli stessi mostri, la rivalità è superata dalla sorellanza, un potere capace di trasformare i nostri demoni in violini infernali con cui suonare la più bella musica. Per la sua miscela creativa di orrore e umorismo nero, in particolare per i mostri grotteschi ma divertenti portati in vita con una combinazione unica di stop-motion e live action. Per la sua singolare e innovativa prospettiva sull’horror contemporaneo, che attinge da un background ricco e stratificato di influenze estetiche e di genere. In riconoscimento del talento della regista Renee Zhan, affinché continui il suo emozionante viaggio nel cinema fantastico e oltre.
Menzione speciale a DREAM CREEP di Carlos Lopez
Giuria composta da Lia Furxhi, Elinor Lowy, Julian McKinnon Lia Furxhi ed Elinor Lowy. Menzione: “Per l’incredibile capacità del film di colpire alle viscere, offrendo un’esperienza straziante e sconvolgente in un lasso di tempo breve ma perfettamente gestito, mettendo in dubbio il concetto di salute mentale e affrontando i più oscuri anfratti della mente. Per la semplicità e l’originalità del suo concetto, che richiama tanti classici dello sleep horror offrendo una rivisitazione originale del genere. Per l’impeccabile maestria di ogni aspetto del film – scrittura, regia, recitazione, fotografia, sound e graphic design, effetti speciali, montaggio, musica, ecc. -, che danno insieme l’impressione di assistere a una masterclass sul cinema horror. Per il suo messaggio sovversivo, che capovolge lo slasher tradizionale: al posto della solita vittima femminile indifesa, ci troviamo di fronte a una donna potente e sicura di sé, il cui malefico sorriso finale ci lascia a sogghignare con lei.
ANIMAZIONI
Primo premio a MARTYR’S GUIDEBOOK di Maks Rzontkowski
Per la sua capacità di esplorare, con ironia, tecnica bizzarra e tempi perfetti, il senso di colpa e i segreti che ci legano attraverso le generazioni, affrontando con delicatezza le preoccupazioni legate al giudizio altrui, che riescono spesso a spaventare quanto e più di un horror. Un’opera che tocca corde universali.
Menzione speciale a Les Bêtes di Michael Granberry. “Per la maestria nell’uso della tecnica e la narrazione avvincente, che amalgama personaggi complessi con una trama senza tempo, evocando l’essenza del cinema muto e le storie di rivalsa sociale. Un’ode al genere, che emoziona e ispira”.
Giuria composta da Federico Turani, Angela Conigliaro, Michela Andedda.
RACCONTIDEL GATTO NERO
Primo premio a Linea gotica di Alessandro Bazzucchini. Motivazione: “Il racconto presenta un ottimo sistema nel rilancio del mistero e ha uno svolgimento narrativo con un climax ascensionale che trasporta il lettore in un mondo di orrore inaspettato ma tangibile. Un horror fisico, che agisce nel profondo, quell’orrore che prende vita quando la follia diventa una linea di difesa di fronte alla violenza, perpetrata dagli esseri umani che non hanno rispetto della vita altrui.”
Menzione speciale assegnata dal Festival a CAMBIO STAGIONE di Filippo Santaniello che “Con semplicità e sapiente uso della tensione l’autore trascina il lettore in un vortice di delirio e follia senza possibilità di ritorno”. Giuria composta da Arianna Giannini, Emanuela Cocco, Rossana Balduzzi.
SCENEGGIATURE
Vincitore: DIGITALE CREMISI di Davide Tiberga
“Per l’originalità con cui esplora il tema della moderazione dei contenuti digitali, fondendo realismo e horror psicologico. La progressiva trasformazione della protagonista, resa attraverso visioni disturbanti e simboliche, crea una tensione emotiva avvincente. I dialoghi brillanti e i molteplici riferimenti culturali arricchiscono una trama che sa tenere viva l’attenzione attraverso continui e inaspettati cambi di direzione narrativa. Tecnica professionale e ottimo stile di scrittura. In ultimo, apprezzabile la riflessione sull’impatto del capitalismo, sulla natura dei trend sociali e su come i meccanismi della moda e della cultura digitale plasmino inconsapevolmente le nostre vite.”
Menzione speciale a UN’ESTATE FANTASTICA di Alberto Castelli. “Per la sua abilità nel trattare con delicatezza e potenza il tema del bullismo, pur senza trascurare tensione e paura. La storia, con uno stile di scrittura interessante e una buona padronanza della tecnica, riesce a fondere l’horror con un viaggio emotivo e psicologico attraverso gli occhi di un bambino vittima di soprusi, creando una narrazione avvincente e coinvolgente. Interessante l’evoluzione della figura del mostro da minaccia a simbolo di compassione e protezione, arrivando a ribaltare le aspettative dello spettatore. Il protagonista trova la forza interiore per affrontare non solo il mostro, ma anche i suoi tormentatori, offrendo un messaggio di resilienza. I flashback ben posizionati forniscono un contesto emotivo profondo, che arricchisce il personaggio e il suo sviluppo coerente alla storia.”
Giuria: Andrea Cavaletto, Mario Petillo, Gloria Puppi
Il premio BLOODY FX a SHé Di Renee Zhan
“Sfruttando un’interessante commistione tra effetti speciali di nuova e vecchia generazione, i tecnici hanno dato origine a delle creature grottesche e perturbanti, che riescono a spiazzare anche un pubblico allenato alla visione dei peggiori orrori”.
Premio del Pubblico
per le Animazioni: IMPOSSIBLE MALADIES di Stefano e Alice Tambellini
Cortometraggi: ELECTRA di Daria Kashcheeva
Lungometraggi: HOUSE OF SAYURI di Koji Shiraishi
Premio SCUOLA COMICS Assegnato dagli studenti della Scuola Internazionale di Comics di Torino al miglior cortometraggio d’animazione. Vince UN TROU DANS LA POITRINE Di Alexandra Myotte e Jean Sebastien Hamel
Motivazione: il film coniuga un linguaggio originale e a tratti visionario con il tema drammatico del lutto e della malattia. La scelta del punto di vista è al tempo stesso coinvolgente e scevra da banalizzazioni. Le transizioni tra una scena e l’altra creano stupore e l’animazione è ottima.
Premio FREAKSHORTS assegnato dal pubblico
Vincitore: PARA LO QUE ME QUEDA EN EL CONVENTO Di Angel Quel
PREMIO ANTONIO MARGHERITI per la migliore inventiva artigianale
Va a ELSE di Thibaul Emin
“Per l’abile commistione fra effetti speciali pratici fatti in casa ed effetti digitali, per lo spirito indipendente e anarchico con cui dà forma sia alla linea narrativa sia all’impianto estetico”.
https://www.tohorrorfilmfest.it
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