E’ arrivato il momento per Art il Clown di conquistare le sale cinematografiche. Terrifier 3 uscirà infatti per la prima volta al cinema, in anteprima nazionale ad Halloween, il 31 di ottobre, per poi ritornare in programmazione a partire dal 7 di novembre. Il terzo capitolo della saga diretta da Damien Leone consacra così ufficialmente il suo protagonista come nuova icona dello slasher horror diventando mainstream ed abbandonando definitivamente la nicchia.
Sono passati cinque anni dagli avvenimenti del capitolo precedente.
Sienna Shaw (Lauren LaVera) è in cura presso un ospedale psichiatrico e per le feste di natale verrà ospitata dagli zii, dove passerà del tempo con la sua adorata cuginetta Gabbie . Suo fratello Jonathan (Elliott Fullam) è ormai all’ università e cerca di dimenticare i traumi del passato.
Tutti credono che Art il clown (David Howard Thornton) sia morto ma il male non muore mai. Il clown ha una nuova partner in crime, Victoria, fuggita dal manicomio criminale nel quale era rinchiusa. I due coloreranno di sangue il natale e sono più che decisi ad eliminare la loro nemesi, Sienna.
Un natale rosso sangue.
E’ proprio il caso di dirlo ed anche Bob Clark sarebbe assolutamente d’ accordo nel prestare il sottotitolo del suo film a questo terzo, violentissimo capitolo. Se pensate di aver visto tutto in Terrifier 2, vi sbagliate di grosso. Art torna con nuove sadiche idee su come uccidere in maniera crudelmente creativa nuove vittime. Attinge dall’ immaginario classico e persino dalle torture medievali per rendere sempre differenti le pene inferte agli sventurati che incroceranno il suo cammino. Nessuno sarà al sicuro: famigliole felici, lavoratori, bambini che aspettano i regali, tanto meno Babbo Natale. Uno dei punti forti di Terrifier 3 si riconferma essere il reparto degli effetti speciali che, se amate lo splatter e il gore, non potrete fare a meno di apprezzare.
Un pizzico di realtà
Interessante notare come, per una volta, si sottolinei il percorso riabilitativo della protagonista e la difficoltà non solo di superare, ma soprattutto di elaborare, un trauma così grande come quello vissuto. Nonostante siano passati cinque anni, dopo un lungo percorso di assistenza psicologica in una clinica specializzata, Sienna si trova infatti ancora ad affrontare i postumi del suo vissuto e della strage alla quale, suo malgrado, ha assistito ed a cui ha preso parte.
Finalmente viene messo in scena il lato umano della Scream Queen ed il naturale processo che chiunque affronterebbe. Incubi, psicosi, terapia farmacologica…insomma un pizzico di realtà. Prendiamo in considerazione che non tutte le persone normali, ragazze in questo caso, passerebbero da adolescente tranquilla ad assassina rozza che strizza l’occhio ai redneck come la Laurie di David Gordon Green nell’ultima trilogia di Halloween. (si, ogni frecciata è puramente voluta, ndr)
Terrifier 3 inizia alternando due linee alternative, quella delle vicissitudini di Sienna e di suo fratello Jonathan, che cercano di riprendere in mano le redini della loro vita, e quella della coppia di psicopatici, Art e Victoria, che seminano morte e budella ad ogni passo. Ci viene anche fornito qualche dettaglio in più sul passato di Sienna e di suo padre, il disegnatore che ha creato il personaggio della guerriera con la spada magica che la ragazza scoprirà essere nel film precedente. Tuttavia nella seconda parte del film Damien Leone schiaccia totalmente l’acceleratore sul gore, concentrandosi esclusivamente sull’ efferatezza del mimo-clown, trascinando lo spettatore in un vortice di atrocità e perversione come poche volte è stato visto al cinema.
Sul perché Sienna sia la guerriera prescelta (un po’ come una moderna Buffy Summers) nonché nemesi naturale di Art il Clown però, non sappiamo ancora nulla. Chissà se Damien Leone approfondirà questa mitologia nel nuovo capitolo dato che, abbiamo saputo dall’ attrice che interpreta Victoria (Samantha Scaffidi) il regista ha pensato alla saga di Terrifier 3 come composta da quattro capitoli. Il prossimo sarà dunque la vera fine di Art?