Il 4 Settembre è uscito nei cinema americani The owners, film thriller/horror di cui si era sentito parlare negli ultimi tempi. Un prodotto che propone un’idea molto interessante – nonostante si tratti di una tematica già vista – che qualche volta purtroppo però si perde in alcuni cliché ormai frequenti e banali, che iniziano davvero a stonare abbastanza (soprattutto negli horror moderni). Ma, e questo è ormai assodato, è veramente difficile, soprattutto in questo campo riuscire a rompere le barriere per proporre qualcosa di totalmente innovativo e rivoluzionario. Sono esperimenti che i registi di oggi faticherebbero decisamente a fare visti i rischi che si corrono.
The owners comuque tutto sommato non si può dire che sia un brutto film – ho avuto modo di vederlo in lingua originale per intero – ed è partito veramente bene, considerando comunque, come riportavo all’inizio, che si tratta di una tipologia di film già inaugurata dal più che buono Man in the dark di Alvarez, che ad ogni modo grazie a una sceneggiatura decisamente più accattivante e meglio orchestrata, gli rimane una spanna sopra a mio modo di vedere.
Il tema delle home robberies che poi si ritorcono contro inizia con decisione a fondare un suo proprio stereotipo nel mondo del cinema, in tutti i sensi, che comunque nel complesso ad oggi si mostra in maniera discreta, accettabile, ma che può e deve fare di più.
La pellicola in questione vede Masie Williams come protagonista, già nota per interpretare Arya Stark nella serie HBO Il trono di spade, e presenta questa trama:
Un gruppo di amici pensa di aver trovato il punteggio facile perfetto: una casa vuota con una cassaforte piena di contanti. Ma quando l’anziana coppia che vive lì torna a casa presto la situazione si ribalta all’improvviso. Mentre segue un gioco mortale al gatto e al topo, gli aspiranti ladri devono combattere per salvarsi da un incubo che non avrebbero mai potuto immaginare.
Il film è basato sulla graphic novel “Une Nuit de Pleine Lune” scritta dall’autore di fumetti belga Hermann con suo figlio Yves H.. L’adattamento è diretto da Julius Berg i cui crediti includono episodi della miniserie tv La Foresta e delle serie tv Mata Hari, Falco e Profiling. Berg ha adattato il fumetto in collaborazione con lo sceneggiatore Mathieu Gompel. Nel cast oltre Masie Williams poi troviamo Sylvester McCoy, Jake Curran, Ian Kenny, Andrew Ellis e Rita Tushingham.
Sebbene un finale molto (e ribadisco molto) interessante che si sarebbe ad ogni modo potuto gestire meglio – è proprio la stessa protagonista Masie Williams che ne esce con le ossa rotte, forse un po’ troppo macchietta per il ruolo che si è trovata a ricoprire, il quale effettivamente non le si addice troppo, portando la sua interpretazione ad essere un po’ scialba e in alcuni frangenti persino poco credibile. E poi come già ribadito abbiamo il problema della sceneggiatura, che senz’altro avrebbe potuto essere curata meglio, in quanto alcuni passaggi sono decisamente poco funzionali alle relative situazioni.
Per sommi capi non mi sento di castigare il film, perché alla fine rimane un discreto prodotto che stimola curiosità durante la visione, presentando un ritmo gradevole. Merita sicuramente di essere visto da tutti coloro che cercano una buona pellicola condita di suspance senza però troppe pretese.
Il film è già disponibile dal 4 Settembre anche in Italia in alcune sale selezionate, in digital e on demand.