Trai film più curiosi e spregiudicati dell’anno merita sicuramente un posto The Void di Jeremy Gillespie e Steven Kostanski, due film-maker canadesi che entrano prepotentemente sulla scena dopo titoli di rodaggio come Father’s Day, Manborg e un episodio di The ABCs of Death 2.
La storia della pellicola ruota attorno al poliziotto Denny Carter e alla folle notte che si appresta a vivere. E’ normalmente in servizio quando trova un ragazzo ferito su una strada extraurbana e decide di portarlo ad un pronto-soccorso un pò dismesso di un paesino isolato. Lo staff a disposizione è ridotto ed il posto mostra ancora i segni di un incendio che ha colpito la struttura. Il dottor Powell prende in cura il paziente, ma non riesce a fare una disamina di cosa gli sia successo. Il mistero e la paura aumentano a dismisura quando fuori dall’ospedale compaiono delle strane figure incappucciate, con il simbolo di un triangolo, minacciose e brandenti dei coltelli. E’ l’inizio di un incubo.
La trama sopra narrata è solo l’incipit di un film che non fa dell narrativa il suo punto forte, ma che basa la sua potenza su atmosfere, suggestioni visive e senso di inquietudine per una situazione dai contorni sempre più mostruosi e paranormali, più si procede nella visione. E’ un film come non se ne vedono nel panoramal horror moderno, tantopiù al cinema. La 102Distribution è stata coraggiosa a portarlo nel nostro paese ma ha fatto un bel regalo a quel particolare tipo di appassionati del genere che adorano le citazioni, gli echi ed i riferimenti ad altre opere.
L’ospedale “multiforme”, dalle tante stanze e dalle presenze nascoste, non può non ricordare l’Alchemilla Hospital di Silent Hill (per come lo si vede soprattutto nei videogiochi), l’assedio notturno della setta in bianco rimanda ai film di John Carpenter ed i mostri “marini”, con quelle spirali di tentacoli, verdi e pronti ad espoldere sono sotto il copyright spirituale del maestro H. P. Lovecraft, di cui si cita abbastanza esplicitamente anche il personaggio del Re-Animator.
Se non avete pregiudizi verso queste matrici e siete pronti a lasciarvi coinvolgere dalle immagini più che dalla sua storia, THE VOID finirà di diritto trai film più sorprendenti dell’anno.