193 capitoli. 16 anni. Esattamente nell’ottobre del 2003 iniziava The Walking Dead. Oggi, invece, il fumetto di Robert Kirkman esce nel suo ultimo numero.
La fine ha scioccato molti, noi compresi, ma come i suoi autori ci hanno insegnato, The Walking Dead si è sempre basato su situazioni o eventi destabilizzanti per scuotere la mente del lettore.
Per quanto inaspettato, quindi, il finale rimane comunque coerente con la saga, che già poco tempo prima aveva avuto un altro grande, grandissimo scossone (no spoiler!).
“The Walking Dead è sempre stato costruito sulla sopresa. Non sapere cosa ci aspettasse una volta voltata la pagina, a chi toccasse morire.. è stato essenziale per il successo della serie. […] È stato la linfa che ha fatto andare avanti The Walking Dead per tutti questi anni, incuriosendo sempre il pubblico. […] Mi sarebbe parso completamente sbagliato e contro la stessa natura della serie non riuscire a creare lo stesso clamore che hanno avuto tutte le grandi morti, dall’inizio alla fine.”
“Spero che possiate capire – continua Kirkman nelle ultime pagine del fumetto – quanto mi avete dato in questi anni. Ho raccontato la storia esattamente come volevo, per 193 capitoli, seguendo le mie stesse regole, senza alcuna interferenza, mai. È una cosa molto rara, che mai sarebbe potuta accadere senza il vostro continuo supporto. Vi ringrazio infinitamente.”
Per gli accaniti lettori, questa è stata la sorpresa più grande, forse a pari merito con quella del capitolo prima (ancora, no spoiler!).