Circa 10 anni fa, veniva pubblicato un gioco che sarebbe poi andato a sfidare ad armi pari (e forse nessuno se lo aspettava) grandi titoli come Final Fantasy, Dragon Quest, Kingdom Hearts, Persona 5 e via dicendo. Nessuno poteva mai immaginarsi il grandissimo successo che sarebbe poi riuscito a conseguire, così come le grandi quantità di copie che ha venduto in tutto il mondo. Stiamo parlando di Xenoblade Chronicles, un titolo a cui (e qui voglio essere onesto) non detti troppa fiducia e che lasciai andare un po nel dimenticatoio. Beh, a ripensarci oggi, non solo me ne sono pentito amaramente, ma non riesco ancora veramente a realizzare come mi sia potuto sfuggire uno dei giochi di ruolo più belli di sempre.
Fortunatamente, oggi mi sono abbastanza risanvito, e grazie proprio ad alcune riedizioni come questa ho cominciato a giocare anche ad alcuni grandi classici del passato a cui forse non davo sufficiente importanza.
Nonostante ciò, magari posso dire che ho avuto la grande fortuna di aver giocato a XC Definitive Edition con una veste tutta nuova e inedita; in questo caso per Nintendo Switch, un console, che nonostante i limiti tecnici riesce davvero a funzionare bene soprattutto grazie alla sua portatilità e quindi alla possibilità di permetterci di giocare dove e quando vogliamo con dei grandissimi capolavori.
Alcuni parlano di remastered, altri parlano di remake: sta di fatto che quello che abbiamo qui è un porting eccellente, lavorato e davvero raffinato, sotto svariati punti di vista. Oltre il salto qualitativo a livello grafico rispetto al passato, quello che a primo impatto colpisce è senza dubbio la superba colonna sonora, davvero bella e suggestiva, che è in grado di assorbirci letteralmente nel mondo epico dove i due titani Bionis e Mechon si sono sfidati e dati battaglia, sin dai primordi.
Il World building di Xenoblade Chronicles Definitive Edition è complesso quanto originale: in un universo ignoto, i
due giganti menzionati precedentemente – Bionis e Mechon per l’appunto – hanno guerreggiato senza sosta, in una battaglia che li ha portati alla più completa immobilità. Questi esseri sono anche dei pianeti.
Sui titani, per motivi altrettanto ignoti, si è generata vita intelligente a loro immagine e somiglianza: su Bionis sono nati gli esseri umani, conosciuti come “Homs“, assieme ad altri animali e razze che popolano la fauna del gigante, mentre su Mechanis tutte le forme di vita sono meccaniche, robot senzienti dalle svariate dimensioni. I popoli di Bionis e Mechanis, purtroppo, sono in conflitto, e gli equilibri di questa misteriosa guerra sono affidati alla Monado, una leggendaria spada capace di generare visioni del futuro.
Sono queste le premesse dell’epopea di Shulk, protagonista della storia, che assieme a Reyn, suo fidato amico di infanzia, visiterà ogni anfratto di Bionis e Mechanis, nel tentativo di riscoprire il passato del proprio universo, conoscere le reali intenzioni delle macchine e svelare ogni mistero dietro la natura della “Monado“: un’avventura lunga, piacevolmente contorta, che vedrà decine e decine di personaggi coinvolti, tra primari che accompagneranno il duo come membri giocabili del party, e secondari che arricchiranno la profondità narrativa del titolo.
Già all’epoca dell’uscita dell’originale, Xenoblade Chronicles si era distinto proprio per questa peculiare unione di world building e level design: vivere e agire su dei titani significa doverli letteralmente esplorare. Le gambe di Bionis, ad esempio, non rappresentano solo le articolazioni del gigante, ma lunghe pianure attraversabili dal giocatore, mentre la sua schiena si rivela una foresta ricca di vegetazione. Il modo in cui l’anatomia dei titani si interseca con il level design di Xenoblade è semplicemente un piacere per gli occhi, con tanto di panorami che ci permettono di scorgere all’orizzonte altre parti del corpo del gigante visitato: per questa Definitive Edition, Monolith Soft ha deciso di amplificare questo senso di appagamento estetico, con un lavoro di restyling grafico davvero minuzioso.
In definitiva possiamo tranquillamente dire che Xenoblade Chronicles Definitive Edition funziona in tutto e per tutto, in virtù del fatto che nonostante un combat system forse un po superato e retrò per certi versi, il titolo funziona in modo magistrale, incarnando lo spirito del vero gioco di ruolo nipponico e considerando l’elevata longevità – serviranno dalle 50 alle 55 ore per completare tutte le missioni principali e circa 120 ore per completare il tutto con le missioni secondarie – combinata all’ottimo sistema di potenziamento dei personaggi, avrete come divertirvi.
Un capolavoro senza tempo oserei dire, esattamente come i vari FF e altri pochi giochi di ruolo che hanno fatto la storia del gaming. Non dovete assolutamente farvi ingannare su questo prodotto: Xenoblade Chronicles Definitive Edition per Nintendo Switch è un titolo incantevole, pieno di cose da fare e da vedere. Anche il semplice correre tra ambienti altamente suggestivi e spettacolari che lo caratterizzano rende il gioco degno dell’acquisto, e inoltre, in questa edizione speciale, avrete pensate, ben 12 ore di contenuti aggiuntivi tra un cui un allargamento della storia (corredata di un episodio extra per l’appunto).
Posso tranquillamente dirlo: se siete cultori accaniti dei GDR questo potrebbe essere tranquillamente il gioco che fa per voi, che potrebbe addirittura valere l’acquisto della console ibrida di Nintendo qualora ancora non l’aveste.
Grafica: 7.5
Longevità : 10
Sonoro: 10
Meccaniche: 10
Controlli: 9.5
Voto finale: 9.5