“Mistero, terrore, azione ed erotismo“. L’ottavo volume de “La Biblioteca di Lovecraft“, intitolato Zagat Pulp Horror, esplora il mondo dei pulp magazine, noto ai cultori del fantastico per via dei nomi che su quelle pagine debuttarono, collaborarono, si confrontarono: H.P. Lovecraft, ovviamente, ma anche H.S. Whitehead, Seabury Quinn, R.E. Howard, C.A. Smith, Fritz Leiber e mille altri. Ma chi erano i “mille altri”? Per soddisfare questa legittima curiosità abbiamo scelto uno dei più prolifici e versatili autori dell’era d’oro del pulp, da noi quasi sconosciuto: Arthur Leo Zagat. Definito da Roger Howard Norton “magister trismegistus of the macabre“, la sua produzione abbraccia per stile e tematiche, nei racconti ancora legati al gotico come in quelli più pruriginosi dei cosiddetti “spicy pulp“, l’alfa e l’omega del pulp anni ’30 e ’40. Questa è la prima antologia italiana a lui dedicata, e ospita quattro racconti inediti nella nostra lingua.
Zagat Pulp Horror include: “L’orgia degli zombie” (una lunga e frenetica cavalcata all’insegna dell’eccesso), “Tavolo per due” (breve ghost story dal finale criptico quanto elegante), “Il sentiero del lupo” (prima escursione di Zagat nel sottogenere del “weird menace“), “I morti uccidono ancora” (thriller in cui la caccia all’assassino è svolta da una prospettiva quantomeno inusuale) e “Cargo per l’inferno” (licenzioso spicy horror marinaresco pubblicato sotto lo pseudonimo di Morgan LaFay) sono cinque storie di morti viventi, fantasmi, licantropi, vampiri e assassini. Tratte da Weird Tales, Dime Mystery Magazine, Terror Tales e Spicy Mystery Stories, offrono altrettante incarnazioni di quella narrativa horror da intrattenimento puro, ancora oggi trasgressiva, eccitante e “libera”.
L’edizione del Zagat Pulp Horror ospita le illustrazioni originali e la traduzione è a cura di Gianluca Venditti.
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