Dieci anni fa, nel 2009, usciva il primo Zombieland (Benvenuti a Zombieland), che similmente al suo parente britannico Shaun of the dead (L’alba dei morti dementi) mescolava lo zombie-movie con la commedia.
Entrambi i film sono molto amati dagli appassionati di questo genere, infatti era molto tempo che si pensava ad un sequel di Zombieland e sono riusciti a portarlo a termine a distanza di dieci anni.
Squadra vincente non si cambia ed infatti ritroviamo cast e crew al completo, da regista e sceneggiatori al formidabile quartetto di attori, con Woody Harrelson e Jesse Eisenberg nei panni di Tallahasse e Columbus, ed Emma Stone e Abigail Breslin nei panni delle due sorelle Wichita e Little Rock. Ed è bellissimo vedere come i personaggi siano tornati in perfetta forma, nonostante i dieci anni di differenza.
Li ritroviamo quindi trasferito all’interno della Casa Bianca ma, in seguito a qualche incomprensione, Wichita e la sorella decidono di abbandonare nuovamente il gruppo. Il vero problema nasce quando Little Rock incontra un giovane hippie che la porta via con sé. Nel frattempo gli zombie si stanno evolvendo…
Nel prologo c’è una famosa canzone metal che farà felici gli amanti di questo genere musicale; il film come avrete intuito non temporeggia a decollare. Una novità oltre alle famose regole di sopravvivenza di Columbus sono le categorie di zombie, da quello più innocuo a quello più pericoloso. Troverete anche citazioni a Terminator 2, che è il secondo film preferito del nostro Columbus (non vi svelo il primo!).
Come new entry abbiamo due personaggi femminili praticamente opposti fra loro: la bionda e frivola Madison (Zoey Deutch), e la tostissima Nevada (interpretata dalla mitica Rosario Dawson). Se siete fan di Elvis Presley c’è anche una scena molto divertente a Graceland, quella che era la sua storica residenza a Memphis. Siamo perciò nel cuore degli Stati Uniti, e in parte il film è anche molto “on the road”.
Nel complesso questo secondo capitolo è proprio quello che mi aspettavo, non all’altezza del precedente ma comunque molto divertente e scorrevole, la durata di un’ora e 40 è davvero perfetta per questo genere di film. I personaggi non sono mai sottotono e i dialoghi sempre divertenti, non ci troviamo davanti ad una sceneggiatura che brilla di originalità ma come sequel ha sicuramente più pregi che difetti. La mia regola principale per film come questi: non prendersi sul serio.
Direi che in questo non hanno avuto problemi in merito.
La produzione aveva qualche timore sugli incassi ma fortunatamente il film sta andando abbastanza bene.
Questo 2019 per quanto mi riguarda è un anno fortunato per il genere horror e Zombieland – Doppio colpo lo sta confermando.
P. S. Non perdetevi la scena post-credit!